L'allergia è una reazione eccessiva del sistema immunitario verso una sostanza, detta allergene, che solitamente non dà alcun problema nella maggior parte della popolazione. L'allergia può essere di tipo immediato, cioè quando i sintomi compaiono immediatamente dopo il contatto con l'allergene, oppure di tipo ritardato, cioè quando i sintomi compaiono in un periodo tra le 48 ore ed i tre giorni successivi al contatto con l'allergene.
- Le allergie sono ereditarie?
Le allergie possono avere una componente ereditaria; se uno dei genitori è allergico, i figli avranno il 30% circa delle probabilità di essere allergici a loro volta, mentre se entrambi i genitori sono allergici le probabilità saliranno al 70%.
- Quali organi può colpire un'allergia?
Può colpire l'apparato gastrointestinale con nausea, vomito, diarrea o stipsi, l'apparato respiratorio con asma, dispnea, rinorrea, rinite allergica, tosse, congestione nasale, deglutizione difficile, gli occhi, con arrossamento, gonfiore delle palpebre, congiuntivite, lacrimazione, e la pelle, con eczema, orticaria.
- Quali sono gli allergeni più comuni?
innanzitutto i pollini, di erbe e di alberi, poi i peli degli animali domestici, le muffe ed i funghi, la polvere e gli acari, alcuni alimenti, quali latte, uova, arachidi, pesce e crostacei.
- Che differenza c'è tra allergia ed intolleranza?
L'allergia è una reazione che coinvolge il sistema immunitario, che produce IgE specifiche contro l'allergene responsabile. L'intolleranza, invece, non coinvolge il sistema immunitario, ma è normalmente dovuto a cause congenite dell'organismo, come nel caso dell'intolleranza al lattosio.
- Cos'è lo shock anafilattico?
Si tratta di una reazione oltremodo esagerata ad un allergene, di solito al veleno di insetti (ad esempio api o vespe) oppure ad un allergene alimentare, che si manifesta con tachicardia, pallore, dispnea, nausea, vomito ed edema della glottide.
È proprio questo ad essere potenzialmente mortale per il paziente, poiché impedisce il passaggio dell'aria e provoca quindi soffocamento. Per i soggetti allergici gravi, è essenziale una immediata iniezione di adrenalina per evitare l'evento mortale.
- Come si diagnostica un'allergia?
Vi sono diversi metodi. Innanzitutto, il primo passo è il colloquio con l'allergologo e la conoscenza della storia clinica e familiare del paziente. Poi, per confermare una supposizione di allergia possono essere effettuati esami cutanei, come il Prick Test, oppure i test di eliminazione o provocazione. Vi sono poi anche test sul sangue, come il PRIST e soprattutto il RAST, per al conta delle IgE nel sangue.
- Qual è il trattamento dell'allergia?
Per trattare i sintomi dell'allergia si utilizzano farmaci quali antistaminici, cortisonici oppure antibiotici, se è associata qualche infezione. Per trattare le cause, innanzitutto va evitato il contatto con l'allergene oppure si può effettuare una desensibilizzazione del paziente, tramite somministrazione dell'allergene a dosi sempre più elevate per fare in modo che l'organismo si riabitui alla sostanza lentamente.