Onicomicosi
Un particolare tipo di micosi è quella che colpisce le unghie: l'onicomicosi. In genere, sono le unghie dei piedi ad essere colpite più spesso, solitamente a causa di una vicinanza con lesioni cutanee. Le unghie colpite da micosi si presentano ispessite ed opache. La fase successiva presenta accumuli di detriti, costituiti da tessuto ungueale distrutto, sotto il bordo dell'unghia stessa, un indebolimento progressivo, lo scollamento e la distruzione finale dell'unghia. La diagnosi viene effettuata dal medico anche perché i sintomi possono ricordare quelli della psoriasi.
La terapia di cura e trattamento della micosi, prescritta dallo specialista, va seguita scrupolosamente, anche se può risultare molto lunga.
La pelle dei bambini è molto più delicata di quella degli adulti e quindi più attaccabile da agenti esterni. Nei bambini, quindi, più che mai, è importante la prevenzione.
La cosiddetta "dermatite da pannolino", tipica dei neonati, è in realtà una definizione riduttiva, che comprende più dermatiti. Tra queste, le più frequenti sono la dermatite irritativi da pannolino e la dermatite da Candida Albicans. Come sempre, la prima cura possibile è la prevenzione; è importante, per esempio, cambiare spesso i pannolini ed utilizzare quelli monouso, detergendo bene le pieghe con saponi liquidi. Bisogna evitare il talco, che può seccare la pelle e metterla più a rischio di escoriazioni ed infezioni.
Si presenta con gonfiore addominale, meteorismo, bruciore, perdite e prurito vaginale: è la micosi vaginale o, più precisamente, la vaginite da Candida Albicans.
La Candida convive normalmente con l'organismo che l'ospita senza provocare problemi. Quando però l'equilibrio si altera, la proliferazione fungina cresce e supera le barriere immunitarie. Tutto questo avviene nella parete vaginale, dove le cellule che si rinnovano continuamente contengono molto glicogeno, il quale favorisce il mantenimento dell'acidità al di sotto di 4,5. Infatti, è proprio questa acidità che tiene sotto controllo l'equilibrio dei germi che vivono nella vagina, proteggendo così anche gli organi genitali più interni.
L'infezione da Candida non può essere considerata una malattia sessualmente trasmissibile, anche se può influenzare la vita di coppia. In effetti, l'equilibrio della flora batterica può rompersi per diversi motivi: momenti di stress o di tensione emotiva, periodi di convalescenza dopo un intervento o una terapia a base di cortisone o antibiotici possono indebolire le difese vaginali.
Le vaginiti possono essere anche causate da squilibri ormonali che precedono il ciclo mestruale e durante la gravidanza, ma anche causati da metodi contraccettivi quali la pillola ed il diaframma. Per evitare l'insorgenza di una vaginite da Candida fondamentale è l'igiene intima, che non deve essere né troppo aggressiva, né insufficiente.
È importante quindi l'utilizzo di detergenti e deodoranti che non alterino il pH fisiologico della zona genitale. Rilevante è anche l'uso di biancheria di cotone, e non sintetica, indumenti che non stringano e che non siano troppo attillati.
Anche l'alimentazione gioca un ruolo di primo piano. Una dieta ipocalorica può provocare una carenza di vitamine e sali minerali necessari all'organismo, ma d'altronde una dieta ricca di zuccheri e latticini può favorire quest'infezione.
Lo sport offre enormi vantaggi per chi lo pratica a livello agonistico o semplicemente amatoriale, tanto a livello fisico (migliora l'efficienza del sistema cardiocircolatorio e della muscolatura e aiuta a mantenere il peso corporeo) quanto a livello mentale (le tensioni si allentano e lo stress diminuisce).
A volte, però, lo sport può anche essere un alleato nella trasmissione di infezioni, come nel caso delle micosi cutanee. Ma perché questo accade? Per una serie di motivi che rendono piscine, palestre e, in generale, tutti i luoghi dove si praticano i vari sport, a rischio di micosi.
Ma vediamo nel dettaglio di quali fattori stiamo parlando:
- La sudorazione: lo sforzo fisico provoca sempre una sudorazione abbondante che, ristagnando, crea un ambiente umido, ideale per i miceti;
- Gli spogliatoi: l'enorme flusso di persone che entrano ed escono da palestre, piscine ed altro, rendono gli spogliatoi e le docce il luogo ideale per la sopravvivenza e la moltiplicazione dei funghi;
- I materiali: anche i materiali che si trovano negli ambienti sportivi hanno la loro importanza; sono infatti quasi tutti in legno, o in altro materiale organico, che favorisce la proliferazione dei funghi.
Ecco alcuni consigli per godersi l'attività fisica eliminando, o almeno limitando, il rischio di micosi:
- cambiare spesso gli indumenti; quanto più sudate, tanto più spesso dovete cambiarli;
- scegliete indumenti che non stringano troppo e che siano prodotti con materiali naturali (seta, cotone, lino);
- scegliete le scarpe in base all'attività che praticate ed usatele solo per fare sport;
- lavate le scarpe spesso e, quando appaiono sfruttate, sostituitele con delle nuove;
- non utilizzate accappatoi, ciabatte, asciugamani altrui;
- non camminate mai a piedi nudi, neanche per brevi tratti;
- evitate bagni troppo prolungati (meglio la doccia) ed asciugatevi bene soprattutto nelle pieghe cutanee;
- usate detergenti a pH leggermente acido per non indebolire le difese naturali della pelle
- evitare che i bambini stiano troppo tempo in acqua,
- evitare che stiano a piedi nudi sul bordo della vasca o nelle docce,
- asciugare bene i bambini soprattutto nelle pieghe cutanee e tra le dita dei piedi;
- applicare queste raccomandazioni anche ai bagni al mare.
Cosa fare: il trattamento
Le micosi contratte negli ambienti sportivi sono facili da individuare e pertanto è importante la visita dallo specialista per porre una corretta diagnosi e terapia. La cura va iniziata subito e continuata finché è necessario. Solitamente si tratta di antimicotici topici, cioè da applicare direttamente sulla zona colpita.
È importante la prescrizione del medico per quanto riguarda la durata del trattamento ed il numero di applicazioni giornaliere. È altresì importante evitare di grattarsi per non infettare le zone limitrofe a quelle di origine.